martedì 18 novembre 2008

“Una cosa morta può andare con la corrente, ma solo una cosa viva può andarvi contro”

L’esperienza della Scuola Media Libera “G.K.Chesterton”

Già dallo scorso Settembre, è nata la Scuola Media Libera “G.K.Chesterton” e Sabato 15 Novembre è stata presentata a Casa San Francesco l’attività della scuola e il progetto che la Cooperativa Capitani Coraggiosi ha intrapreso e che vuole portare avanti.

Sabato 15, l’avvocato Marco Sermarini, fondatore della Compagnia dei Tipi Loschi del Beato Piergiorgio Frassati, ha presentato la proposta di una scuola diversa, che affronti in pieno il problema dell’ “Emergenza Educativa” al quale il nostro caro Papa ci ha richiamato. Marco ha parlato delle caratteristiche della scuola pubblica e privata, e ha spiegato ciò che lo preme a cercare un modello di educazione diversa per i propri figli.
“In quest’ultimo periodo l’emergenza educativa ha sovrastato tutti i problemi del nostro tempo; manca, al giorno d’oggi, una seria educazione del popolo. La nascita di questa scuola vuole far sì che si riprenda in mano l’arma del giudizio e dell’informazione. La scuola Media Libera nasce dal desiderio di alcuni genitori di proseguire anche a scuola l’esperienza educativa che vivono in famiglia, in un momento, questo, in cui ai nostri ragazzi non si dà un'educazione basata su tradizioni cattoliche e li si allontana da una vita sana e positiva. La Cooperativa Capitani Coraggiosi (che si occupa da ormai quindici anni dell’educazione dei ragazzi portando avanti doposcuola e circolini nel territorio limitrofo di San Benedetto) vuole prendere sul serio questa emergenza educativa.”
Un esempio molto caro all’avvocato è quello dello shopping: "Molte volte per comprare un oggetto a cui teniamo facciamo tante valutazioni sull' estetica o sulla convenienza; invece per l’educazione dei nostri figli spesso non facciamo una scelta accurata: il criterio più diffuso è quello della vicinanza scuola-casa, quello della lingua, delle materie insegnate o magari la severità degli insegnanti. Tutto questo purtroppo non basta. La domanda da porci è: cosa dovrà diventare mio figlio? Deve essere educato dalla scuola o deve solo assimilare delle abilità (i tanto amati skills)? Con questa scuola la Cooperativa si è messa in gioco volendo costruire uomini e donne, ma questo potrà riuscire a farlo solamente educando i ragazzi, insegnandogli che vale la pena vivere. La scuola è come una nave” continua Sermarini “in ogni nave c’è bisogno di un capitano(chi dice cosa fare), un equipaggio (i professori), una rotta per sapere dove approdare; cosa fondamentale è una parte dell’equipaggio (i bambini) che vuole crescere. Purtroppo nella scuola di oggi non c’è niente di tutto ciò, non c’è una seria dirigenza che possa scegliere i propri professori, ci sono professori che fanno ciò che vogliono, non c’è una rotta e andando di questo passo la barca non andrà lontano.”
La Scuola Media è intitolata a Gilbert Keith Chesterton, scrittore inglese vissuto tra il 1874 e il 1936, che già a suo tempo aveva previsto che il pericolo più grande che avrebbe colpito la scuola del futuro sarebbe stata la “standardizzazione verso bassi standard” (ciò che sta accadendo adesso). Bassi, infatti, sono gli standard formativi, educativi verso cui la nostra gioventù sta andando incontro.
Il progetto che Scuola Media Libera ha iniziato è quello di costruire un centro polivalente formato da:
-scuola media inferiore;
-scuola media superiore;
-centro professionale;
-centro polisportivo.
La scuola per quest’anno utilizza dei locali situati a Porto d’Ascoli (AP) in Via Valtellina, presso la Cooperativa Capitani Coraggiosi, ma questa barca vuole salpare per rotte più ambiziose; per fare questo ha bisogno di persone che desiderino un'educazione seria per i propri figli e che aiutino questa iniziativa anche con uno sforzo economico, per far sì che si possa andare “contro corrente”.

Federico

1 commento:

Caterina ha detto...

se siete veramente cattolici,fratelli ecc ecc ecc mi dovete spiegare il perchè un ragazzino preso in affido da una famiglia che fa parte del vostro gruppo non possa partecipare alla prima comunione dei suoi fratelli????
Questa famiglia si trova a grottammare e si chiama Giorgio